BIOMOTIVE Project

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Advanced BIObased polyurethanes and fibres for the autoMOTIVE industry with increased environmental sustainability

I veicoli sono composti da diversi materiali e una frazione notevole e fondamentale di essi (circa il 20% in peso) è costituita da materiale plastico, tra cui il poliuretani. Il PU è fondamentale in quanto, grazie alle sue proprietà, permette di ridurre il peso complessivo della vettura, con conseguente minor consumo di carburante. Sempre più produttori e fornitori di veicoli scommettono su alternative a base biologica derivate da materie prime rinnovabili, ma non è stata ancora sviluppata una plastica a base biologica in grado di imitare le proprietà tecniche delle PU e di fornire l’estetica e l’aspetto tattile richiesto. Il progetto BIOMOTIVE ha gettato le basi per la produzione e la successiva penetrazione nel mercato di componenti per interni automobilistici a base biologica con migliori prestazioni tecniche, migliore profilo ambientale e competitività economica, con l’obiettivo di sostituire le controparti a base fossile e non biodegradabili. Nell’ambito del progetto, materiali biobased innovativi e avanzati con un maggiore contenuto di biobased (60-80%), ovvero poliuretani termoplastici, schiume poliuretaniche termoindurenti a 2 componenti e fibre naturali rigenerate, sono stati prodotti a partire da materie prime di origine biologica rinnovabile non in concorrenza con alimenti e mangimi, sfruttando tecniche di produzione innovative. Tali materiali sono stati validati per la produzione di parti interne delle automobili (maniglie delle porte e sedili automobilistici) dimostrando proprietà avanzate in termini di resistenza al fuoco, resistenza meccanica e flessibilità, nonché una migliore riciclabilità dei prodotti a fine vita. Il progetto ha inoltre dimostrato un processo innovativo per la produzione di NIPU (non-isocianate poly urethane) biobased fino all’80%, con proprietà idrorepellenti. Il coinvolgimento di attori industriali esterni attraverso eventi di divulgazione mirati ha permesso di pubblicizzare al meglio le principali applicazioni di mercato dei biomateriali sviluppati: fibre rigenerate dalla pasta di legno di qualità cartaria per la produzione tessile e TPU biobased in soluzioni naturali per il settore delle costruzioni.

Importante è stato il ruolo svolto da Nadir all’interno del progetto: 

mediante l’impiego della tecnologia di melt-compounding è stato possibile ottimizzare la formulazione e la compoundazione del TPU biogenico con fibre di cellulosa introdotte come materiale di rinforzo; 

mediante l’impiego della tecnologia del plasma freddo è stato invece possibile realizzare dei rivestimenti con funzionalità catalitiche utili alla produzione del poliuretano. Tali rivestimenti, applicati ad un mixer statico, permettono di evitare l’impiego di catalizzatori tossici trasformando un classico processo discontinuo di catalisi omogenea, in processo continuo di catalisi eterogena con numerosi vantaggi, non solo dal punto di vista produttivo, ma anche in termini shelf life del prodotto. 

Informazioni generali

Schema di Finanziamento: BBI-2016-D05

Grant agreemnet n.: 745766

budget complessivo: € 15 175 589,23

periodo di progetto: 01/01/2017 – 30/11/2021

Argomento: Polimeri e materiali plastici a base biologica, con nuove funzionalità, per l’industria medica, edilizia, automobilistica e tessile. 

sito web: https://biomotive.info 

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